martedì 24 marzo 2020

MASACCIO





MASACCIO 

Tommaso di Ser Giovanni, detto Masaccio, nacque nel 1401 a San Giovanni Valdarno ed ebbe una vita molto breve perché morì a Roma a soli 27 anni in circostanze misteriose.
Con Brunelleschi, per l’architettura e Donatello, per la scultura, il pittore Masaccio fu tra i tre grandi protagonisti del primo Rinascimento fiorentino.
Egli ha lasciato un altissimo contributo alla pittura rinascimentale essendo stato il primo artista ad applicare le regole della prospettiva in pittura, realizzando composizioni insolite e osservando e approfondendo ciò che aveva proposto Giotto un secolo prima.


IL TRIBUTO 

Ciclo di affreschi della Cappella Brancacci,1425

      

 

Il Tributo fa parte di un ciclo di affreschi che si trovano nella cappella Brancacci in Santa Maria del Carmine a Firenze. Masaccio dipinse alcune parti della cappella assieme a Masolino.

 
 
 

Il Tributo è un’immagine che rappresenta Cristo e gli apostoli che giungono in una città e devono a pagare una tassa: alle porte di Cafarnao c'è un gabelliere che non fa entrare perchè bisogna pagare il pedaggio.
Pietro su indicazione di Gesù va a prendere un pesce in riva al lago di Galilea e trova all’interno la moneta per pagare il tributo.
La storia continua a destra con Pietro che paga il gabelliere. Masaccio rappresenta tutto in un’unica scena, con i personaggi che appaiono più volte, specie Pietro.
Si ha uno sviluppo circolare dell’azione. L’unità spaziale è data dalla prospettiva, ossia vi è un punto centrale e di arrivo di tutte le linee che coincide con la figura centrale di Cristo da cui dipende la narrazione circolare.
Il paesaggio è semplice perché non deve distrarre la scena principale. L’architettura deve assecondare le linee prospettiche. La volumetria è presente nelle montagne, nelle architetture.

 

 LA TRINITA', 1426-1428


   


La Trinità si trova in Santa Maria Novella a Firenze, nella navata sinistra, ed è un monumento funebre dipinto su vari livelli, che si legge dal basso verso l’alto.
In basso c’è un sarcofago con uno scheletro, che allude ad Adamo ed ha un’iscrizione che rimanda alla mortalità dell’uomo: io fui già quel che voi siete e quel che io son voi anco sarete .



Sull'altare, sono rappresentati i due committenti, inginocchiati e di profilo, rappresentati della stessa dimensione degli altri personaggi sacri .




Le figure sacre sono disposte entro lo spazio della cappella : Maria e Giovanni, ritratti di tre quarti su un gradino superiore ai committenti.


Queste 4 figure compongono la base del triangolo che si completa con la Trinità e le figure del Cristo, dello Spirito Santo sotto forma di colomba e del Padre, rappresentati in modo frontale.




I tre livelli rappresentano una gerarchia crescente di valori : dalla morte del corpo ci si eleva grazie alle preghiere dei committenti e all’intercessione di Maria e Giovanni,  fino alla salvezza dell’anima e alla sconfitta della morte.




Masaccio si ispira a Brunelleschi per l’architettura, di chiara derivazione classica: l’arco a tutto sesto con colonne di ordine ionico, la volta a botte con cassettoni, lesene a cui sono sovrapposti capitelli corinzi, affiancati dai clipei (tondi) e una robusta trabeazione superiore.
Le linee, concorrono verso un punto di fuga ideale che si trova ai piedi della croce: Masaccio calcolò le proporzioni ipotizzando un punto di vista dal basso, per un osservatore posto a nove metri di distanza, come si può osservare dallo schema sopra.








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