L’arte del ‘400
Il
Rinascimento è un movimento artistico e culturale che si sviluppa in Italia tra
il XV e il XVI secolo.
L’arte
rinascimentale è considerata espressione dell’Umanesimo, movimento culturale
che cerca di recuperare l’autenticità della cultura classica e che propone una
visione della realtà in cui l’uomo è al centro dell’universo.
L’arte
rinascimentale sboccia a Firenze nel clima di generale rinascita della città
governata dalla famiglia dei Medici: si
recuperano l’estetica classica e il senso della proporzione e si studia la
prospettiva lineare, cioè l’insieme di regole matematiche attraverso le quali
riprodurre cose e figure così come le vedono i nostri occhi.
Il
Rinascimento investe tutte le arti figurative:
-
In pittura
si predilige la naturalezza delle figure umane inserite in un paesaggio reale;
i temi mitologici acquistano la stessa dignità delle opere a soggetto religioso
mentre nei ritratti si cerca l’espressività e il carattere dei personaggi.
-
La scultura,
che nel periodo gotico vive in stretta relazione con l’architettura, riacquista
autonomia; si studia con particolare attenzione l’anatomia della figura umana.
-
In
architettura si recuperano gli ordini classici per costruire edifici razionali
e armonici.
Gli
iniziatori del Rinascimento sono Brunelleschi, per l’architettura, Donatello
per la scultura e Masaccio per la pittura.
La
rivoluzione rinascimentale prosegue poi con Beato Angelico, Paolo
Uccello e Botticelli.
Da Firenze
il Rinascimento tocca tutte le corti d’Italia: a Urbino c’è Piero della
Francesca, a Perugia il Perugino, a Padova il Mantegna, a
Venezia Giovanni Bellini e Antonello da Messina.
Con la presenza in Italia di pittori nord europei come Van der Weyden e Dürer ha inizio un fertile rapporto di scambio delle reciproche conoscenze tra Rinascimento italiano e arte fiamminga.
Con la presenza in Italia di pittori nord europei come Van der Weyden e Dürer ha inizio un fertile rapporto di scambio delle reciproche conoscenze tra Rinascimento italiano e arte fiamminga.
ARCHITETTURA :
FILIPPO BRUNELLESCHI
Filippo Brunelleschi
è il
pioniere della nuova architettura rinascimentale. Figlio di un notaio, nacque a
Firenze nel 1377 e morì nel 1446.
Le sue prime
opere furono di oreficeria, anche se i suoi veri interessi furono rivolti all’architettura:
per questo si dedicò con impegno agli studi prospettici ed effettuò una serie
di esperimenti ottici.
Nel 1413
riuscì a dimostrare, davanti al Duomo di Firenze, che era possibile riportare
sul foglio da disegno la rappresentazione di un edificio tridimensionale
(il battistero), in modo verosimile e
preciso dal punto di vista geometrico.
Con la
prospettiva si rappresenta, dunque, la realtà tridimensionale, come viene
osservata dall’uomo.
LA CUPOLA DI SANTA MARIA DEL FIORE,
1420-1434
I lavori
della cattedrale di Firenze erano iniziati con la direzione di Arnolfo di Cambio
per poi proseguire con Giotto e Francesco Talenti, ma furono interrotti in
corrispondenza del tamburo della cupola.
Nel 1418 si
svolse il concorso per la cupola di santa Maria del Fiore, il duomo di Firenze.
Brunelleschi vinse su Lorenzo Ghiberti.
I lavori iniziarono
nel 1420 e la cupola fu ultimata nel 1434: fu realizzata in modo che potesse
autosostenersi in ogni fase della costruzione. In tal modo si evitò di
realizzare le costosissime cèntine, impalcature in legno sulle quali modellare
la cupola, da eliminare subito dopo la sua costruzione.
LEON BATTISTA ALBERTI
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