Lavorare a casa in questo periodo non è semplice: situazioni nuove, spaesamento, nostalgia dei compagni di scuola e doversi anche arrangiare con quello che si ha a disposizione perchè non si può uscire.
Ma la fantasia e la creatività non hanno limiti fortunatamente e pubblico con grande soddisfazione alcuni dei lavori che mi avete spedito particolarmente significativi.
Tommaso di Ser Giovanni, detto Masaccio, nacque nel 1401 a San Giovanni Valdarno ed ebbe una vita molto breve perché morì a Roma a soli 27
anni in circostanze misteriose.
Con Brunelleschi, per l’architettura e Donatello, per
la scultura, il pittore Masaccio fu tra i tre grandi protagonisti del primo
Rinascimento fiorentino.
Egli ha lasciato un altissimo contributo alla pittura
rinascimentale essendo stato il primo artista ad applicare le regole della
prospettiva in pittura, realizzando composizioni insolite e osservando e
approfondendo ciò che aveva proposto Giotto un secolo prima.
IL TRIBUTO
Ciclo di affreschi della Cappella Brancacci,1425
Il Tributo fa parte di un ciclo di affreschi che si
trovano nella cappella Brancacci in Santa Maria del Carmine a Firenze. Masaccio
dipinse alcune parti della cappella assieme a Masolino.
Il Tributo è un’immagine che rappresenta Cristo e gli
apostoli che giungono in una città e devono a pagare una tassa: alle porte di
Cafarnao c'è un gabelliere che non fa entrare perchè bisogna pagare il pedaggio.
Pietro su indicazione di Gesù va a prendere un pesce
in riva al lago di Galilea e trova all’interno la moneta per pagare il tributo.
La storia
continua a destra con Pietro che paga il gabelliere. Masaccio rappresenta tutto in un’unica scena, con i
personaggi che appaiono più volte, specie Pietro.
Si ha uno sviluppo circolare dell’azione. L’unità
spaziale è data dalla prospettiva, ossia vi è un punto centrale e di arrivo di
tutte le linee che coincide con la figura centrale di Cristo da cui dipende
la narrazione circolare.
Il paesaggio è semplice perché non deve distrarre la
scena principale. L’architettura deve assecondare le linee prospettiche. La
volumetria è presente nelle montagne, nelle architetture.
LA TRINITA', 1426-1428
La
Trinità si trova in Santa Maria Novella a Firenze, nella navata sinistra, ed è
un monumento funebre dipinto su vari livelli, che si legge dal basso verso
l’alto.
In
basso c’è un sarcofago con uno scheletro, che allude ad Adamo ed ha
un’iscrizione che rimanda alla mortalità dell’uomo: io fui già quel che voi
siete e quel che io son voi anco sarete .
Sull'altare, sono rappresentati i due
committenti, inginocchiati e di profilo, rappresentati della stessa dimensione degli altri personaggi sacri .
Le
figure sacre sono disposte entro lo spazio della cappella : Maria e Giovanni,
ritratti di tre quarti su un gradino superiore ai committenti.
Queste
4 figure compongono la base del triangolo che si completa con la Trinità e le figure del
Cristo, dello Spirito Santo sotto forma di colomba e del Padre, rappresentati
in modo frontale.
I
tre livelli rappresentano una gerarchia crescente di valori : dalla morte del
corpo ci si eleva grazie alle preghiere dei committenti e all’intercessione di
Maria e Giovanni,fino alla salvezza
dell’anima e alla sconfitta della morte.
Masaccio
si ispira a Brunelleschi per l’architettura, di chiara derivazione classica: l’arco
a tutto sesto con colonne di ordine ionico, la volta a botte con cassettoni, lesene
a cui sono sovrapposti capitelli corinzi, affiancati dai clipei (tondi) e una
robusta trabeazione superiore.
Le
linee, concorrono verso un punto di fuga ideale che si trova ai piedi della
croce: Masaccio calcolò le proporzioni ipotizzando un punto di vista dal basso, per un osservatore posto a nove metri di distanza, come si può osservare dallo schema sopra.